Qui da me l’autunno lo tocchi con mano.
Già dalla mattina appena apro la finestra e cè quella luce appena debole che forma un anello, come un aureola intorno alle mie montagna.
Ecco, loro mi mancano.
Quando riesco ad andarci mi ricarico da tutto, e ritrovo un spazio di pensieri che riservo solo a quei posti.
Il bosco, ecco mi piace camminarci in mezzo mentre l’Autunno si sta risvegliando.
Ci siete mai passati attraverso senza dire nulla, solo osservando?
A parte io che vedo gli gnomi e le fate(ma questa è un altra storia9, io osservo come si muovono le piante,lentamente sembra che stiano stirando i rami, come braccia e scuotano le foglie per far cadere quelle destinate a riparare il suolo.
Sento i piccoli ruscelli, quelli che hanno resistito all’estate, che sono riusciti a trattenere quelle poche gocce di pioggia o sopravvivono dalla neve che scende dai ghiacciai.
Sono quasi invisibili, spesso scorgi soltanto un pezzo di roccia bagnato e capisci che dietro o sotto cè un allegro ruscello che resta nascosto.
Le foglie li sono più verdi e naturalemente più umide, l’acqua è vitale per questi luoghi.
E la luce che filtra dalle piante è un tripudio di colori, perchè riflette ogni singola sfumatura .
Poi ti fermi in punto e osservi dall’alto un luogo che sta trasformandosi per andare verso una nuova stagione di rinascita.
Ecco il bosco.
Un posto di silenzio e discrezione, fatto di equilibrio e natura.
So anche che ci sono animali, ma che si fanno vedere solo se si sentono sicuri.
Rispetto questo luogo e non gli porto via nulla, se non fotografie e profumi che cerco di incamerare nelle stanze della mia mente.
Il bosco ha un compito grandissimo, cosi come tutta la montagna in se: ci danno di che respirare.
E non solo.
Per questo sono il posto più magico che troverete, e allo stesso tempo il luogo che più di tuto e tutti va rispettato.
Metti una passeggiata nel bosco, in un pomeriggio di settembre.
Lascia a casa tutto il peso che la vita ogni momento è pronta a passarti e entra in un luogo che non ti chiede ma ti dà.