lunedì, Dicembre 4, 2023
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L’Unicef lancia l’allarme sui bambini colpiti dal cambiamento climatico

Un nuovo rapporto dell’Unicef, intitolato “The Climate Changed Child”, mette in evidenza la crescente minaccia posta dal cambiamento climatico ai bambini di tutto il mondo. Secondo il rapporto, un bambino su tre, pari a 739 milioni, vive già in aree esposte a livelli significativi di scarsità d’acqua, e i cambiamenti climatici potrebbero ulteriormente peggiorare questa situazione.

Il rapporto, presentato in vista del Summit sul cambiamento climatico della Cop28, si concentra sulla vulnerabilità idrica, uno dei principali modi in cui i bambini subiscono gli impatti del cambiamento climatico. Esamina tre livelli di sicurezza idrica a livello globale: scarsità d’acqua, vulnerabilità idrica e stress idrico.

Inoltre, il rapporto sottolinea che i bambini affrontano una serie di altri impatti legati alla crisi climatica, tra cui malattie, inquinamento atmosferico ed eventi meteorologici estremi come inondazioni e siccità. Dal concepimento fino all’età adulta, la salute e lo sviluppo dei bambini sono influenzati dall’ambiente in cui crescono. I bambini, in particolare, sono più vulnerabili all’inquinamento atmosferico rispetto agli adulti, poiché respirano più velocemente e i loro organi si stanno ancora sviluppando. La comunità internazionale dovrebbe interrogarsi anche sul come supportare i minori, spesso dimenticati, aiutandoli a sopportare le conseguenze negative del cambiamento climatico.

Per l’Unicef la situazione dei bambini è sempre più preoccupante

La direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell, ha commentato l’importanza di affrontare la crisi climatica nei confronti dei bambini, affermando che “le conseguenze del cambiamento climatico sono devastanti per i bambini. I loro corpi e le loro menti sono particolarmente vulnerabili all’aria inquinata, alla scarsa nutrizione e al caldo estremo.”

Il rapporto sottolinea che i cambiamenti climatici stanno avendo un impatto significativo sulla disponibilità di acqua potabile in molte regioni del mondo. La situazione è particolarmente critica in alcune regioni del Medio Oriente, del Nord Africa e dell’Asia meridionale. Oltre 400 milioni di bambini si trovano in aree con una grave scarsità d’acqua e livelli bassi o molto bassi di servizi per l’acqua potabile, noti come vulnerabilità idrica estrema. Questa situazione mette a rischio la vita, la salute e il benessere di questi bambini ed è una delle principali cause di morte tra i bambini sotto i 5 anni a causa di malattie prevenibili.

Tra i paesi più colpiti figurano il Niger, la Giordania, il Burkina Faso, lo Yemen, il Ciad e la Namibia, dove otto bambini su dieci sono esposti a questa grave situazione di vulnerabilità idrica.

Il rapporto dell’Unicef sottolinea l’urgenza di adottare misure concrete per affrontare la crisi climatica e proteggere i bambini da questi impatti devastanti. L’organizzazione ha affermato che i bambini stanno chiedendo un cambiamento e che è fondamentale mettere al centro delle politiche globali la protezione e il benessere dei bambini di tutto il mondo di fronte alla crisi climatica.

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