Ho iniziato scrivendo una storia con un castello e un mistero.
A scuola, la maestra ci chiedeva di esprimere la nostra fantasia e di scrivere qualcosa a riguardo.
Io ho scritto di un castello in Svezia, del vento e della neve che lo circondava. e di tutto il mistero che lo avvolgeva.
Protagonista una ragazzina di 12 anni, un rito magico e una rosa bianca.
Da allora non ho0 mai smesso di scrivere.
Sonno cresciuta leggendo libri e scrivendo tutto quello che mi capitava, di bello e di brutto.
E poi , come per magia ho scoperto la neve puo’ tutto.
Puo’ dare a felicità, puo’ guarire, puo’ fare magie.
E da allora io sono neve.
E con lei ho superato tutto, i momenti duri, il buio, la solitudine e la lontananza.
Gli amori più grandi i dolori più devastanti, i successi più eclatanti li ho vissuti con la neve.
La neve ha sempre saputo dire le parole giuste senza parlare, dare l’abbraccio nel momento che serviva, e essere l’amica discreta che ascolta le tue lacrime senza giudicare.
Non ho mai guardato la neve come ad un effetto meteorologico, ma più come un estensione della mia anima .
Difficile spiegare una nevicata a chi non entra in empatia con questo elemento.
Ma forse non vi è nulla da speigare.
la neve la devi aver dentro, come un elemento del dna, come un mantra, come un modo di vivere.
c’è UNA LINEA SOTILE TRA QUESTA VITA E L’ETERNO CHE CI ASPETTA
Qui abbiamo la reale possibilità di capire chi siamo, nell’eternità di viverlo.
Buonanotte dal freddo
Barbara