Bei tempi, quelli andati. Tempi in cui per sentirsi ci si dava appuntamento a scuola, per il pomeriggio nel cortile dell’oratorio.
E poi a fine scuola, ogni giorno in base al tempo ci si organizzava: se piove restiamo in parrocchia a giocare, giochi rigorosamente in scatola oppure caccia al tesoro. SE c’è il sole ci vediamo alla spiaggia solita ora, chi porta cosa, basta che ci si vede.
Bei tempi, in cui la previsione era fatta alla sera da un meteorologo solo, che con una cartina pressochè disegnata indicava le temperature, la pioggia e i venti; oppure ti affidavi all’olfatto e sentivi nell’aria l’odore della pioggia, il profumo della neve, oppure l’udito per il tuono in lontananza o per sentire la voce del vento.
Come sono cambiati quei tempi.
E anche il modo di fare previsioni: io stessa ho avuto il piacere e la fortuna di poter intervistre tre esperti in materia, che mi hanno spiegato le evoluzioni della meteorologia, affermando loro stessi di aver preso spunto dai più grandi.
L’avvento del satellitare e della tecnologia ha velocizzato moltissimo tutto quello che prima era un calcolo di dati numeri fatto a mano; ma ha anche trasformato il modo di interpretarla e di ascoltarla.
Qui di seguito l’intervista fatta a Paolo Corazzon di 3 B Meteo che mi spiega come si forma un temporale.
INTERVISTA A PAOLO CORAZZON
Sempre felice di presentare quello che per me ora è un amico del “Tempo” nel vero senso della parola.
Ho avuto la fortuna di conoscere Paolo questo inverno,dopo averlo
contattato per una breve intervista,e lui disponibile e professionale è
stato cosi gentile da invitare me,e il gruppo di amici con cui
condividevo questo sogno nei suoi studi a 3BMETEO.
L’avventura li è stata fantastica,vedere dal vivo come nasce una
previsione e come viene registrata è un esperienza che portero’ per
sempre con me.
Sulla scia di questo ho chiesto a Paolo di rispondere a tre domande su
come nascono i temporali, e lui da vero meteorologo professionista e
super disponibile,mi ha mandato quattro vocali Whatsapp,che poi
trasformero’ in un intervista audio,per chi è appassionato.
Barbara
la prima domanda è questa.
Che influenza hanno i temporali su di noi,sulla nostra vita,sul quotidiano…..se ne hanno!!!
P.C.
Hanno sicuramente un influenza,perchè i temporali hanno per
definizione,essendeo un fenomeno meteorologico,un attività elettrica.I
temporali hanno i fulmini,quindi quando arriva un temporale,anche nelle
prime fasi quando ancora non è sopra di noi l’aria è particolarmente
elettrizzata,e questo surplus di elettroni che c’è in giro si fa sentire
anche sul corpo umano. Lo sai che anche noi simao percorsi da correnti
elettriche che portano informazioni attraverso i vari neuroni e tutto il
sistema nervoso,e quindi l’ avvicinarsi e la presenza di un temporale,
su alcune persone più che in altre ha delle conseguenze,si è
particolarmente nervosi,si fa fatica a prendere sonno se è sera,si è
letteralmente un po’ “elettrizzati” a tutti gli effetti. Molte persone
non hanno simili fenomeni,simil conseguenze,pero’ alcuni si al punto che
alle volte è possibile ,per chi risente di queste
conseguenze,riconoscere che sta arrivando un temporale.Anche se si è
chiusi in casa,tapparelle abbassate,non si sentono ancora i tuoni,c’è
chi sente che sta arrivando un temporale.Anche l’odore dell’aria te lo
fa percepire,perchè l’aria elettrizzata ha un odore, e alcuni riescono a
sentirlo più di altri.
Tra l’altro a me piace tantissimo quell’odore li ( parere personale di Paolo che condivido in pieno).
E quindi si,per rispondere alla tua domanda delle conseguenze le
hanno,minime,non è che di colpo la gente impazzisce e inizia a prendersi
a testate per strada (eheheheheheheh)ma un minimo di nervosismo in più
c’è. Che poi è quello che succede anche con il “Fohn o Favonio” che è un
vento particolarmente elettrico, non a casao è stata fatta una
ricerca,tu pensa che gli incidenti stradali quando c’è questo vento
aumentano come frequenza. Il temporale di solito ha una durata
breve,rispetto al Fohn che dura un giorno. Si possono fare statistiche
sugli inceidenti stradali,il temporale passa e va,mentre in quel
frangente in cui c’è,in effetti l’elettricità dell’aria in qualche modo
si fa sentire,sulle terminazioni nervose del nostro corpo,anche
sull’attenzione,verso lo studio ,verso la lettura,con il temporale
quindi si fa più fatica.

Barbara
Cosa è vero e cosa no su come ci si deve riparare durante un temporale!!
P.C.
allora come ripararsi dai temporali…se vai a leggere i vari libri di
meteorologia o in internet,ci sono consigli assurdi,tipo”mettiti
accovacciato in una buca” come se uno nella vita di tutti i giorni di
fronte a un temporale dovesse cercare la prima buca disponibile.Quindi
in realtà la cosa migliore è andare in luogo chiuso,entrare e stare a
casa,entrare in un negozio,in un locale li sostanzialmente si è al
sicuro.In realtà anche a casa dei rischi ci sono perchè i fulmini
potrebbero propagarsi nel condominio attraverso l’antenna della tv,anche
attraverso letubature dell’acqua,anzi addirittura si consiglia durante
il temporale di non fare il bagno, di non fare la doccia,ma sono casi
estremi .Da evitare sicuramente sono i bagni
all’aperto,mare,lago,piscina e fiumi perche comunque i fulmini si
scaricano volentieri in acqua, quindi poi si propagano sulla superfice
dell’acqua, e se sei li che “sguazzi” potresti restare
“fulminato”.Quindi assolutamente lontano dall’acqua durante un
temporale,la storia che “che bello piove facciamo il bagno”,va bene se è
pioggia normale,non va bene se è un temporale.Assolutamente da evitare.
Poi oggetti metallici attirano i fulmini,quindi teoricamente indossare
catenine e collanine,potrebbero essere pericolose,anche in questo caso
pero’ toglierle va bene,ma pensare che un fulmine ti colpisca sarebbe
davvero una grande sfortuna. A questo riguardo anche il puntale
dell’ombrello se è di metallo potrebbe essere a tutti gli effetti
pericoloso,perchè attira. Altro luogo sicuro, potrebbe essere la
macchina,perchè la macchhina anche se fosse colpita dal fulmine,il
fulmine non entra all’interno della macchina,anche se la” botta” che si
prende è comunque notevole,adirittura ogni tanto i fulmini prendono
anche gli aerei,non capita nulla,il fulmine passa attraverso l’aereo e
continua la sua strada,gran bagliore,eventualmente uno scossone
dell’aereo,pero’ teoricamentenon succede niente.Il problema potrebbe
sussistere se va ad interferire con il sistema elettrico dell’aereo,in
quel caso potrebbero esserci dei problemi. In generale comunque sono
“gabbie” abbastanza sicure.stare al chiuso è la cosa ideale,ma se si è
in un luogo aperto,evitare di stare di fianco a oggetti o costruzioni
alte e appuntite,il motivo per cui bisogna stare lontano dagli
alberi,non tanto perchè sono fatti di legno,anche perchè volendo il
legno è un isolante,ma perchè sono alti e la forma solitamente è
appuntita ,e il fulmine preferisce cercare oggetti alti e
appuntiti,perchè fa meno strada. Per un potere elettrico,che si chiama
potere delle punte,gli oggetti appuntiti hanno un accumulo di carica che
in qualche modo chiama di più il fulmine,Quindi lontano dagli
alberi,dai campanili ad esempio,che sono le costruzioni dell’uomo più
colpite dai fulmini.

Barbara
C’è una zona più o meno portata ad avere questi fenomeni?
P.C.
Allora mi chiedi se c’è una zona più o meno portata per il fenomeno dei
temporali….allora,un temporale puo’ nascere in realtà ovunque,ci
devono essere le condizioni meterologiche perche’il temporale si possa
formare,e attivare,e quindi ad esempio in Italia ci sono zone dove i
temporali sono più frequenti altri di meno,per esmpiio c’è differenza
fra la terra ferma e il mare,sulla terra ferma sono più probabili
temporali fra tarda primavera ed estate,perchè il terreno scaldandosi di
più favorisce il sollevamento dell’aria verso l’alto,aria calda quindi
verso alto,che puo’ innescare la cellula temporalesca, al contrario
autunno e inverno è più facile che i temporali si formino sul
mare,perchè a quel punto è il mare ad essere più caldo rispetto alla
terra ferma e quindi è più facile che da li partano queste cellule
convettive,che poi appunto generano il temporale.La pianura Padana è
territorio di temporali come lo sono anche altre parti d’Italia,anche
perche nessuno è al sicuro possono capitare ovunque,il temporale nasce
sostanzialmente per tre motivi diversi. temporale frontale,cioè arriva
una vera e prorpia perturbazione con masse d’aria diverse che si
scontrano,o i classici temporali di calore estivi, che so formano quando
il terreno si scalda particolarmente l’aria è umida e questa celle
convettive che salgono verso l’alto trascinanno umidità verso alto che
poi si condensa e si forma la nube temporalesca. Oppure ci sono i
temporali “orografici” correnti che arrivano verso le montagneperchè
spinte o da venti sinottici,vento che nasce in quella zona,oppure anche
dalle brezze di monte,le brezze marine e quindi nell’entro terra poi
salendo verso l’alto,seguendo la montagna si possono formare queste nubi
temporalesche,questi sono i temporali orografici.E capisci che in
Italia cosi come in tutto il mondo eè ovvio che situazioni di questo
genere si possono creare sia un fronte perturbato che arriva,sia una
corrente che sale lungo una catena montuosa, sia il calore che genera
delle celle convettive verso laìlto. Ci deve essere pero’ umidità
nell’aria quindi nel deserto è difficile che si formi un temporale o
parta una cella temporalesca,la Pianura Padana invece che è una zona
abbastanza umida ha i suoi bravi temporaloni. Quindi nessuna zona è
salva ,se intendevi come zona geografica,possono verificarsi un po’
ovunque,poi statisticamente è ovvio che sull’Italia d’estate i
temporali sonno più probabili al nord che al sud,perchè al sud cè sempre
alta pressione,quindi difficile che entri una erturbazione,il nord
invece viene lambito spesso da una perturbazione atlantica,poi varia da
zona a zona in base alle condizioni meteorologiche, a quel punto ,pero’
non ci sono altri aspetti cosi rilevanti per cui ci debba essere una
zona più favorita rispetto ad un altra.
Ringrazio ancora Paolo per la sua disponibilità,anzi mi saluta dicendo
che per qualsiasi altra esigenza lui èdisponibile.e devo dire che questa
passione mi sta prendendo molto. Prima mi limitavo all’aspetto visivo
della meteorologia,quali i temporali appunto,le nevicate il vento,che
resta il mio elemento preferito. Ora mi scopro anche curiosa di
sapere,come nasconno,cosa li scatena,come si formano i tornado e quali
parti della terra ne sono più colpite.
Grazie Paolo a presto.

Orso Bianco Barbara