Il nordest dell’Algeria è attualmente teatro di incendi devastanti, che hanno già causato la morte di almeno 34 persone, di cui 10 militari, secondo il Ministero dell’Interno che ha reso noto un nuovo bilancio. Nel precedente aggiornamento si parlava di 15 morti e 26 feriti.
I soldati si sono trovati circondati dalle fiamme mentre venivano evacuati da Beni Ksila, nella prefettura di Bugia, come ha dichiarato il Ministero della Difesa.
Solo tra domenica e lunedì, l’Algeria ha registrato 97 incendi in 16 prefetture. I fuochi più violenti si sono verificati a Bugia, Al Buira e Jijel, secondo quanto riferito dal Ministero dell’Interno.
Almeno 1.500 persone sono state evacuate dalle aree interessate dagli incendi, alimentati dai forti venti, come ha confermato la stessa fonte.
Il procuratore generale di Bugia ha disposto l’apertura di un’indagine preliminare per determinare le cause degli incendi e identificare eventuali responsabili, come comunicato ufficiale.
L’Algeria sta affrontando un’ondata di caldo, con temperature che lunedì hanno raggiunto i 48 °C.
Sul terreno sono stati dispiegati 8.000 agenti della protezione civile e 525 camion, supportati da un consistente dispositivo aereo.
Il Ministero dell’Interno ha invitato i cittadini ad “evitare le zone colpite dagli incendi e utilizzare i numeri attivati per qualsiasi segnalazione”.
Il nord e l’est dell’Algeria sono spesso colpiti da incendi di grandi proporzioni durante l’estate, un fenomeno che si aggrava di anno in anno a causa dei cambiamenti climatici, che portano a siccità e ondate di calore.
Nell’agosto 2022, 37 persone persero la vita nella regione di El Taref, nel nordest del paese, a causa degli incendi.
L’estate più mortale degli ultimi decenni è stata quella del 2021, con oltre 90 vittime.
Titolo proposto: “Incendi in Algeria: un bilancio tragico, mentre le fiamme divampano”
