Continua il mio viaggio attraverso il tempo.
Un tempo pero’ che faccio trascorrere indietro, la dove i ricordi sono vivi e reali in quanto già vissuti.
Chi dice che bisogna lasciarsi il passato alle spalle non valuta una cosa.
Lasciamo le cose brutte e se possibile dimentichiamole.
Ma quei momenti pieni di gioia che soltanto ad immaginarli ti scaldano il cuore, quelli dove la serenità è palpabile persino solo chiudendo gli occhi, io dico teniamoli stretti.
E ricordiamoli il più possibile.
In tempi come questi dove davvero non abbiamno certezze future, il passato è un balsamo per l’anima. Almeno per è cosi.
In questi giorni dove si attende un nuovo decreto che ci dirà se e come potremmo affrontare questa fine anno difficile, mi torna in mente il Natale da bambina.
HO DAVANTI A ME IL FUOCO DEL CAMINO
Calore unico, profumato a volte anche di resina perchè si raccoglievano i rami nel bosco (chissà se esiste ancora la resina?)
E poi ricordo lo addobbavo con le pigne e gli aghi di pino, caduti a terra.Ricordo che stavo ore a guardare le fiamme danzare, e il calore del fuoco cosi come lo scoppiettare del legno mi metteva pace.
Il periodo di Natale è quello che amo di più. Cosi l’albero ogni anno aveva un importanza sempre piu grande. Da piccola lo addobbavo con le classiche palline mille colori, ci attaccavo le calze mia e dei miei fratelli, e la punta era sempre rossa.
Sotto posizionavo il presepe, solo una capanna con Giuseppe Maria e il bambinello e fuori i tre RE magi. Nel tempo questa tradizione l’ho mantenuta,modificando gli addobbi e la taglia dell’albero,meno colori ma più personaggi.
Colleziono folletti e angeli e ogni anno ne aggiungo di nuovi.
La punta è un fioicco di neve, simbolo mio e della mia stessa esistenza e la neve quella da piccola la vedevo più spesso.
é capitato anche a Natale ed è davvero stupendo e tutto perfetto. I miei erano anni in cui davvero la neve era protagonista.
Ed era tutto più semplice.
Non ho foto di quegli anni cosi caldi e pieni di gioia, ma questa foto rappresenta molto bene come li vivevo.
A faccia in su aspettando la neve.
I ricordi sono stanza mersvigliose, andrebbero aperte una volta al giorno e io ci torno spesso dove sono stata felice.
Il Camino il Natale e la Neve sono associazioni preziose che mi danno subito la voglia di guardare al futuro con speranza.
Chi non torno indietro è chi ha paura di vedere come gli anni e la vita che passa ci cambia.
Ma dentro, in fondo a quelle stanze siamo noi.
Amo questo periodo e continuero’ a tenerlo vivo nel passato e nel presente finche’ potro’.
Quando sei infelice, torna nel luogo che più ami. Lui – a differenza delle persone – ha sempre qualcosa da dirti.
(Fabrizio Caramagna)