LA VOCE DEL VENTO
Sono fatta di elementi, lo siamo tutti ma io ne sono consapevole.
Gli elementi mi guidano, con il sole di solito ho l’umore basso io vivo a basse temperature, vivo di pioggia e neve.
Ma il mio elemento guida il vento.
E quando mi serve ricaricare batterie e respirare pensieri e ricordi salgo sulle mie montagne.
Uno dei posti che preferisco la Val Quarazza a ridosso del Lago delle Fate Macugnaga, nemmeno a dirlo.
Primo perché ho radici in quei luoghi a me tanto cari e poi perché ogni volta che vado in estate o in inverno il vento mi aspetta.
Ammetto che questo lokdown mi sta facendo soffrire non poter andare su è dura,
ma confido di rifarmi presto e allora soffierò tutto il vento che mi sta mancando.
Gli anni scorsi invece ho fatto scorta e arrivare su al Lago delle fate è sempre una scoperta anche se ci vado spesso.
Prima di tutto perché passo attraverso il bosco e nel bosco ci sono gli gnomi che ti guardano.
Non è un posto accessibile a tutti e non si fanno vedere da tutti, per fortuna io credo in fate folletti e gnomi e così si fanno vedere, e soprattutto sentire.
Il bosco da sempre per me ha una regalità che pochi luoghi hanno, è il custode della montagna,
è il guerriero che copre le spalle alla regina, è Lancillotto che serve il suo Artù.
Quindi il bosco va rispettato e attraversato con educazione e gentilezza.
Salendo prendo per mano mio figlio Kristian che ho abilmente iniziato alla magia della montagna e gli racconto le storie degli gnomi della Miniera d’oro e intanto gli indico tra i rami di guardare perché loro ci osservano.
Lui mi ascolta sempre molto attento e questo mi fa piacere, la fantasia è importante ad ogni età.
Non è faticosa la salita il sentiero è pulito e nemmeno troppo in salita, a volte si incrociano cavalli o mucche al pascolo, e in alcuni punti si vede la valle in tutta la sua bellezza.
D’estate il verde contrapposto ai tetti e alcune imposte rosse rende le case un paesaggio tipico Walser, infatti ha radici e sapori di quei popoli.
In Inverno il bianco della neve e i comignoli fumanti creano un atmosfera che a parole non può spiegare.
Quando arrivo al Lago delle Fate ecco il vento.
Mi abbraccia mi viene incontro come a farmi sentire che gli sono mancata.
Il Monte Rosa sullo sfondo è sempre magnifico, il bosco compie un ottimo lavoro nel preservare posti cosi.
Il Lago accarezzato da Eolo è meraviglioso, verde e blu con i suoi sassi impassibili e immobili, anche se giurerei di averli visti cambiare nel tempo.
Mi prendo tempo per respirare a pieni polmoni, allargo le braccia verso un cielo azzurro sgombero di nuvole e ringrazio di essere nata in un posto così.
Il tempo muta veloce quando c’è il vento e dall’alto di sua maestà il Rosa si intravede la prima perturbazione in arrivo.
Allora fuori le felpe e le giacche a vento, in montagna non devono mai mancare nemmeno in estate e lo scenario cambia.
Ma giornate cosi passate nella natura lontani dal caos del mondo dovrebbero insegnarlo a scuola.
Ognuno dovrebbe riappropriarsi di spazi a contatto con gli elementi, e staccare la spina.
La Val Quarazza offre storie e leggende, natura incontaminata, un paradiso a poco più di 1300 metri, e un ruscello birichino che con la luce del sole gioca a creare arcobaleni, e raggi di sole improvvisi che ti avvolgono come un aurea.
Il vento fa tutto il resto. Cercate anche voi il posto dove tacciono i pensieri e il vento invece grida forte.