cosa e’?
In meteorologia il buran, (in russo: буран? burán) è un vento di aria gelida, a volte molto forte, caratteristico delle steppe della pianura sarmatica, a ovest degli Urali. Viene da N-NE ed è causato da una depressione che sconvolge le condizioni anticicloniche tipiche della zona. È spesso accompagnato da bufere di neve congelata durante la quale i fiocchi caduti a terra vengono sollevati di nuovo e, mescolandosi alla neve che cade, azzerano quasi la visibilità (blizzard); in questo caso assume il nome di пурга, purga. A volte per il forte freddo che gela l’umidità preesistente si ha la formazione della cosiddetta polvere di diamante associata a fenomeni di scaccianeve sulla neve presente al suolo.
origine
Il buran si spinge frequentemente in Asia, di là dagli Urali, fino allo Xinjiang; più raramente giunge fino a latitudini più basse e arriva fino in Italia seguendo traiettorie orientali, aggirando la catena alpina e non trasformandosi quindi in favonio, che comunque sarebbe di tipo freddo, a causa di una configurazione isobarica piuttosto variegata; in ogni caso, il riscaldamento adiabatico del Föhn non provoca grandi cali termici. In questi casi si verificano crolli termici consistenti e improvvisi.
Questo vento ha dato il nome alla navetta spaziale sovietica Buran.
effetti
È a causa di questa corrente gelida, che di solito si limita a spirare all’interno del territorio siberiano, che alcune ondate di freddo, dovute all’irruzione conseguente dell’anticiclone russo-siberiano in Europa,
hanno colpito duramente, nella storia, molti paesi europei, Italia compresa: ciò è avvenuto diverse volte nel corso del Novecento e vanno ricordate quella del febbraio 1929,
gennaio e febbraio 1947, febbraio 1956, gennaio 1963,
gennaio 1979, marzo 1987 e dicembre 1996; il buran del XXI secolo
nell’Europa occidentale è stata l’ondata di freddo del febbraio 2012 l’ondata di febbraio 2018 e l’ondata di febbraio 2021.