Ripetute fasi di raffreddamento del clima durante l’ultima glaciazione sono stati preceduti da un rallentamento della circolazione termoalina, il trasporto di masse d’acqua oceanica superficiale calda dai tropici verso nord e profonda e fredda dal nord verso sud.
Lo dimostra una nuova analisi dei sedimenti oceanici, stabilendo una correlazione stretta tra due fenomeni globali che sarà utile per capire i meccanismi del cambiamento climatico in atto

Introduzione
L’oceano ha un ’influenza fondamentale sul clima, infatti l’azione della circolazione oceanica, insieme a quella atmosferica, contribuisce a ridistribuire verso i poli l’eccesso di calore ricevuto nella fascia equatoriale. Sono essenzialmente due i tipi di movimento che caratterizzano la circolazione oceanica:
le correnti causate dall’azione del vento tangenziale alla superficie che trasferisce quantità di moto agli oceani (wind driven circulation) e le correnti provocate dal gradiente termico e salino (thermohaline circulation).
In realtà le correnti termoaline e quelle dovute all’azione del vento interagiscono in modi non lineari e non possono essere separate da misurazioni oceanografiche.
Ci sono così due distinti meccanismi fisici di forcing ma non due distinte circolazioni separabili: una variazione dell’azione del vento andrebbe ad alterare la circolazione termoalina e una variazione della forzante termoalina cambierebbe le wind driven currents.
