Evviva l’inverno.
Evviva l’autunno.
Ora più che mai dopo un estate che gioca da protagonista,adoro e attendo le mie stagioni preferite.
Mi sento una di quelle tifose che anche se la squadra del cuore non vince, è del cuore e non si. Tradisce.
Attendo con impazienza e un po’ di urgenza, il cambio di stagione.
Mi manca il cielo plumbeo,benché qualche temporale lo sta facendo ma non è come la luce fievole del cielo autunnale con i profumi del Bosco,e le nebbie del mattino.
Mancano anche quelle,una volta, nemmeno tanto tempo fa le nebbie erano presenti come ora lo è il caldo.
Al mattino così come al pomeriggio non mancavano mai di dare il buongiorno e buona notte.
Ah come mancano.
Così come un sano,profondo e lungo inverno.
Da troppo ridotto a pochi sporadici episodi.
Evviva l’inverno e la sua durezza,con giornate senza sole e freddo a tutte le ore.
Anche per la natura,abituata alle stagioni scandite da ritmi costanti e non come ultimamente,altalenante.
Da qualche anno, purtroppo l’inverno è un lusso compare per pochi giorni per po’ lasciar posto a giornate miti,senza precipitazioni.
La natura ne risente.
Il recente episodio accaduto in Marmolada con il distacco del ghiacciaio, causa la scarsa per non dire inesistente presenza di precipitazioni nevose, è stato un vero disastro ambientale e purtroppo la valanga ha anche travolto delle persone .
Se noi soffriamo a livello emotivo,ma anche fisico dell’assenza delle stagioni fredde, la natura si ammala proprio.
Un pensiero va alle vite distrutte, ma ad attribuire colpe non ci sto.
Le.cose accadono e su queste non abbiamo alcun controllo, un pensiero a coloro che stanno piangendo le perdite.
E un pensiero a che tutto torni presto in equilibrio .
Attendo il ritorno del generale inverno.
Buongiorno dal freddo.
Barbara